giovedì 25 ottobre 2012

CIAO ELIO, SEMPRE NEI NOSTRI CUORI

Dopo quasi tre anni di sofferenze, se n'è andato il nostro amico Elio Zen, colpito da una delle peggiori malattie che si conoscano, ossia la SLA  (Sclerosi Laterale Amiotrofica) contro la quale purtroppo ogni battaglia è persa in partenza.
I primi sintomi del male si sono manifestati nel gennaio del 2010 (ultima gara disputata a Vicofertile), dopo di che la situazione è andata sempre più aggravandosi fino a quando si è capito che l'epilogo era oramai vicino.
Si è soliti dire, quando qualcuno passa ad altra vita, 
 che “sono sempre i migliori che se ne vanno”.
Retorica? No. Elio era senza dubbio il piu' forte, tenace, ostinato e determinato di tutti.
La sua carriera sportiva, iniziata quando era ormai prossimo alla trentina, comprende gare di ogni tipo, dalla pista alle campestri, dalla maratona alla 100 km (non si contano le edizioni del “Passatore” che ha disputato), dalle gare estreme alle non competitive!
Non era certamente l'atleta al quale si poteva dire, dopo una fuga a due, arriviamo insieme, il suo spirito competitivo non glielo avrebbe mai permesso.
I miei ricordi in tal senso (ndr.Sergio Gozzi), vanno alla maratona di Parma edizione 1985, quando, dopo avere tirato per l'intera gara e lui dietro “a succhiare la ruota”, a pochi chilometri dal traguardo gli facevo capire che a me sarebbe andato bene un arrivo “mano nella mano”.
Per Elio la gara era gara ed a quel punto allungò decisamente fino all'arrivo senza farsi più raggiungere. 
Questo era Elio, il migliore amico nella vita, ma il peggiore avversario in gara!

Ciao caro Elio, ti ricorderemo sempre e per sempre,
 la TRC ti e' grata per quello che tu e la “tua” Silvana avete fatto.
Ciao caro Elio, un saluto da noi tutti.
Riposa in Pace Amico Vero
Tutta la TRC si unisce al dolore della Famiglia Zen, in particolare a Silvana,
ai figli e a tutti i nipotini.
Elio Zen e la moglie Silvana Pellicciari

1 commento:

  1. Ciao Carissimo Elio, compagno di squadra e amico da sempre, fortissimo ultraman e appassionato di pesca in altura. Correvi con la passione, con il cuore, strappato dalla bellezza di questo mondo da un male che chissà da quale mondo viene e chissà perchè deve colpire sempre chi non lo merita.

    Carissimo Elio, ti sto scrivendo con gli occhi bagnati dalle lacrime, sono sicuro che dove andrai soffrirai sicuramente meno di questi ultimi tremendi ed interminabili mesi.

    Ricordo che avevo appena cominciato a correre nel 1979, io facevo i 600 metri in pista e mi chiedevo, con l'ingenuità di un bambino di 9 anni, come facessi a correre così a lungo. In occasione del Natale mi ero fatto regalare a tutti i costi un cronometro, ovvio tutti gli atleti hanno un cronometro dicevo, ma tu alla domanda "Che tempo hai fatto" alla Maratona di Gargnano 1980, mi rispondevi dicendo "Mo ma, son partì a nov'or e la lanceta dal'arloi la dis onz e mez". Storie di altri tempi.

    RispondiElimina