Dopo
quasi tre anni di sofferenze, se n'è andato il
nostro amico Elio Zen, colpito da una delle
peggiori malattie che si conoscano, ossia la SLA (Sclerosi Laterale
Amiotrofica) contro la quale purtroppo ogni battaglia è persa in
partenza.
I
primi sintomi del male si sono manifestati nel gennaio del 2010
(ultima gara disputata a Vicofertile), dopo di che la situazione è
andata sempre più aggravandosi fino a quando si è capito che
l'epilogo era oramai vicino.
Si
è soliti dire, quando qualcuno passa ad altra vita,
che “sono
sempre i migliori che se ne vanno”.
Retorica?
No. Elio era senza dubbio il piu' forte, tenace, ostinato e
determinato di tutti.
La
sua carriera sportiva, iniziata quando era ormai prossimo alla
trentina, comprende gare di ogni tipo, dalla pista alle campestri,
dalla maratona alla 100 km (non si contano le edizioni del
“Passatore” che ha disputato), dalle gare estreme alle non
competitive!
Non
era certamente l'atleta al quale si poteva dire, dopo una fuga a due,
arriviamo insieme, il suo spirito competitivo non glielo avrebbe mai
permesso.
I miei ricordi in tal senso (ndr.Sergio Gozzi), vanno alla maratona di Parma edizione
1985, quando, dopo avere tirato per l'intera gara e lui dietro “a
succhiare la ruota”, a pochi chilometri dal traguardo gli facevo
capire che a me sarebbe andato bene un arrivo “mano nella mano”.
Per
Elio la gara era gara ed a quel punto allungò decisamente fino all'arrivo senza farsi più raggiungere.
Questo era Elio, il migliore amico
nella vita, ma il peggiore avversario in gara!
Ciao
caro Elio, ti ricorderemo sempre e per sempre,
la TRC ti e' grata per
quello che tu e la “tua” Silvana avete fatto.
Ciao
caro Elio, un saluto da noi tutti.
Riposa
in Pace Amico Vero
Tutta
la TRC si unisce al dolore della Famiglia Zen, in particolare a
Silvana,
ai
figli e a tutti i nipotini.
Elio Zen e la moglie Silvana Pellicciari |
Ciao Carissimo Elio, compagno di squadra e amico da sempre, fortissimo ultraman e appassionato di pesca in altura. Correvi con la passione, con il cuore, strappato dalla bellezza di questo mondo da un male che chissà da quale mondo viene e chissà perchè deve colpire sempre chi non lo merita.
RispondiEliminaCarissimo Elio, ti sto scrivendo con gli occhi bagnati dalle lacrime, sono sicuro che dove andrai soffrirai sicuramente meno di questi ultimi tremendi ed interminabili mesi.
Ricordo che avevo appena cominciato a correre nel 1979, io facevo i 600 metri in pista e mi chiedevo, con l'ingenuità di un bambino di 9 anni, come facessi a correre così a lungo. In occasione del Natale mi ero fatto regalare a tutti i costi un cronometro, ovvio tutti gli atleti hanno un cronometro dicevo, ma tu alla domanda "Che tempo hai fatto" alla Maratona di Gargnano 1980, mi rispondevi dicendo "Mo ma, son partì a nov'or e la lanceta dal'arloi la dis onz e mez". Storie di altri tempi.